Manutenzione di una shiatsuka inoperosa
Ad oggi che scrivo, sono esattamente 41 giorni che sono chiusa in “cattività” per via del Coronavirus.
Mai nella mia vita ho avuto un periodo così lungo di fermo. Impensabile per il mio lavoro di libera professionista.
Sono un’operatrice shiatsu a tempo pienissimo, con uno studio, una partita iva, e le mille preoccupazioni dei liberi professionisti.
Ho fatto questa scelta in tempi felici, la fine degli anni 90 del secolo scorso, scommettendo tra sicurezze e nuove possibilità, lasciando il certo per l’incerto. Sapendo che un piccolo problema di salute, un intoppo legale o fiscale avrebbero messo fine alla mia attività lavorativa. E invece sono stata bloccata da un virus.
25 anni di shiatsu ininterrotti, più o meno 30.000 ore sul futon.
Dopo i primi due giorni di panico, qualche giorno per capire che lo studio sarebbe rimasto chiuso per un bel pò, ho realizzato che avevo in mano un patrimonio chiamato “tempo” e che il mondo fuori era fermo come me.
E quindi ho ottimizzato questo tempo facendo la “manutenzione” alla “shiatsuka a riposo”.
Ultimamente iniziavo ad avere qualche affaticamento evidente.
ll nostro lavoro è di una generosità fisica unica. Le posture che assumiamo, il modo totalizzante con cui ci occupiamo dei nostri ospiti è molto usurante.
La media dei trattamenti settimanali è sempre stata di 5/7 al giorno, e ginocchia, polsi, schiena a fine giornata scricchiolavano un pò. Mi lamentavo di avere poco tempo per il recupero, per la pratica per me…
E quindi, esattamente da lunedì 9 marzo ad oggi, non ho saltato un giorno di pratica tra Tai chi, Zhineng Qi Gong, Hatha Yoga.
Una media di 2 ore di pratica al giorno.
Che magnifica opportunità!
Approfondire, incrociare, confrontare discipline che da sempre propongo ai miei clienti come mantenimento ai miei trattamenti, e che ora posso raccontare con più convinzione e dettagli.
Ma bisogna anche nutrire la parte imprenditoriale della nostra attività, e sapendo bene che non andrà tutto bene, che avremo una riduzione dell’attività lavorativa perché ci sarà meno disponibilità economica, perché contatto e contagio si assomigliano, ho cercato in rete qualcosa che potesse ispirarmi e supportarmi.
Così ho seguito conferenze di un gruppo AttiviamoEnergiePositive collegato a Banca Etica, per il terzo settore;
ho trovato on-line un corso di comunicazione per Operatori Shiatsu e ho fatto pure quello.
E ora inizio con le conferenze SIPNEI.
Ma ancora non basta a quietare la preoccupazione.
Fortunatamente ogni tanto i miei clienti mi contattano con parole incoraggianti.
Credo capiscano che in questo momento sono io la parte da sostenere e vogliono prenotare un trattamento per quando sarà sarà…
Mariangela Pettinari